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La straordinaria architettura di Tadao Ando, architetto acclamato in tutto il mondo da più di cinquant’anni, è protagonista al National Art Center di Tokyo con una mostra dedicata a lui ed intitolata “Tadao Ando: Endeavors”. Un racconto della sua carriera attraverso sei sezioni tematiche con più di duecento modelli, schizzi e disegni che mostrano il suo unico approccio all’architettura e la sua visione del futuro.

Tadao Ando

Prima di far conoscere la sua attitudine per il design nel 1969, l’architetto giapponese era un acclamato boxer professionista con la passione per l’architettura, disciplina in cui ha dedicato grande impegno personale. Ispirato dai maestri del modernismo come Le Corbusier, Louis Kahn e Frank Lloyd Wright, Tadao Ando trovò la sua espressione nel design di case in cemento cast-in-situ, dalle semplici forme geometriche e in grado di armonizzarsi con la natura, proprio come vuole l’essenza del design giapponese. È da qui che la prima sezione della mostra, “Origins/House” ha inizio: più di 100 progetti residenziali, inclusi alcuni dei suoi lavori più rilevanti dei primi anni della sua carriera e altri più recenti e d’oltreoceano.

Row House in Sumiyoshi, Osaka, 1976

 

La seconda sezione “Light” è dedicata agli edifici che evocano spiritualità attraverso un’architettura di dualità, dove la luce irrompe nell’oscurità, dove la serenità coesiste con l’austerità e dove le forme solide vengono definite dagli spazi vuoti che le contengono. Qui ritroviamo una replica a grandezza naturale della Chiesa della Luce, costruita come una speciale installazione nella zona esterna della mostra.

Church in Hiroo, Shibuya, Tokyo, 2014

Il concetto del vuoto è ripreso nella terza sezione “Void spaces”: spazi dove le persone si incontrano per un motivo comune come la stazione della linea Tokyu-Toyoko di Shibuya, il centro commerciale Omotesando Hills e lo Shanghai Poly Grand Theater, all’interno dell’architettura urbana della città.

Shanghai Poly Grand Theater, Shanghai, China, 2014

Nella quarta sezione “Reading the site” vengono raccontati i progetti di Tadao Ando fino al 1980, quando ha dato forma a straordinari paesaggi grazie ai suoi lavori che condividono l’integrazione con ciò che gli sta attorno, donando unicità al luogo. Questa sezione rappresenta l’impronta genealogica dell’architettura di Ando in ambienti naturali e caratterizza un’installazione importante del progetto di Naoshima.

Makomanai Takino Cemetery Hill of the Buddha, Sapporo, Hokkaido, 2015

L’architetto giapponese ha sempre considerato il tema della rivitalizzazione degli edifici storici come una competizione personale. La quinta sezione “Building upon what exists, creating that which does not exist” illustra come Ando, nei suoi lavori, ha preservato e rinnovato attraverso una presentazione che include i suoi primi progetti in Giappone, una serie di lavori a Punta della Dogana, nella storica città di Venezia e le sue ultime imprese, alcune in fase di sviluppo nel cuore di Parigi.

Teatrino Palazzo Grassi, Venezia, Italy 2013

Un altro dei motivi di perché Tadao Ando è considerato un architetto unico è anche per la sua presenza attiva nelle iniziative sociali che vanno oltre il regno dell’architettura. L’ultima sezione “Nurturing” trasmette il pensiero dell’architetto “costruire edifici=costruire paesaggi” attraverso un video-documentario che racconta i progetti che hanno reso migliore il paesaggio e i programmi di restaurazione degli scenari delle aree costiere del Mare interno di Seto e la baia di Tokyo.

Wall of Hope, Osaka, 2013

 

Project credits:

http://www.tadao-ando.com/exhibition2017